PENELOPE 1 – Sun Odyssey 51 performance – prog. Bruce Farr
Ricevetti la visita di un signore e una signora che non avevo mai avuto il piacere di ospitare a bordo che mi osservarono in ogni minimo particolare, dalla testa d’albero alla chiglia, dentro, fuori, in ogni gavone apribile. Forse non cercavano la mia ospitalità ma qualche cosa di più. Infatti, qualche tempo più tardi liberarono le cime che mi tenevano legata in quel posto barca , a Fiumicino, e navigando per Jonio prima, Adriatico poi, mari che non avevo mai solcato, mi portarono a S. Giorgio di Nogaro. Prima mi tolsero quel “bel peso” che porto sulle spalle, l’albero, poi altra cosa piacevole mi misero fuori dall’acqua cosicché mi asciugai la “pancia” per un po’ di tempo.
Sostituirono quel nome incollato sulla poppa con un altro: “Penelope 1” (chissà perché proprio Penelope). Erano sicuramente i miei nuovi armatori.
Per tutto il periodo freddo mi misero al coperto (uhaoo!!) E mi spogliarono di tutto quanto il tempo aveva lasciato il suo segno, scrollandomi di dosso la “ruggine” che gli anni trascorsi in quel mondo di salsedine avevano lasciato. Mi hanno grattato dentro e fuori, smontato, rimontato, sostituite vecchie attrezzature con altre di nuove e più moderne, hanno verniciato, pulito, profumato. Che sia perché in barca è tutto un fa e disfa che hanno scelto Penelope? Mah!
Insomma, dopo mesi di completo refitting costretta a restare ferma al chiuso, ho incominciato a sentire il bisogno di movimento, di aria e vento, di sole e acqua.
Il giorno 21 febbraio 2007, dopo una breve passeggiata appesa su un travel-lift, finalmente rieccomi con la pancia in ammollo, con quel bel “peso” sulle spalle che attrezzato di tutto punto e completamente verniciato quasi non avevo riconosciuto.
Pronta per affrontare brevi e lunghe navigazioni e poter offrire il massimo del confort agli ospiti che sceglieranno di trascorrere le proprie vacanze qui, a bordo di Penelope 1. E magari scoprire PERCHÉ PENELOPE.